Il numero degli alunni stranieri che frequentano l’IC San Giovanni in Marignano è contenuto, tuttavia il numero di coloro che necessitano di un supporto per approfondire la conoscenza  dell’italiano è ancora rilevante, sia tra gli alunni di prima che di seconda generazione; questo perché le famiglie, sebbene siano integrate nel contesto economico, risultano non altrettanto integrate in quello sociale ed è ancora molto forte l’uso della lingua etnica di origine all’interno del nucleo familiare e, particolarmente gli adulti, utilizzano solamente quei pochi vocaboli fondamentali per la vita pratica.

Per cercare di offrire un supporto agli alunni non nativi italiani, la scuola organizza varie attività e si avvale di risorse interne presenti nell’Istituto, che utilizzano didattiche inclusive come il lavoro a classi aperte e, quando possibile, del sostegno di associazioni di volontariato presenti sul territorio.

Tutte le azioni sono finalizzate a colmare, nel più breve tempo possibile, le carenze in ambito linguistico al fine di sviluppare un percorso integrativo/inclusivo, basato sulla scomparsa delle barriere legate alla limitata comprensione sia della lingua, che dei diversi sfondi culturali. Fondamentale ed obbligatorio, in un Istituto Comprensivo, il corretto passaggio sia delle informazioni che delle pratiche legate all’accoglienza per gli alunni stranieri, tra i vari gradi scolastici, Infanzia, Primaria e Secondaria 1°.

Obiettivo costante è quello di mantenere ed aggiornare i vari progetti consolidati negli anni e, allo stesso tempo, vagliare eventuali risorse reperibili da iniziative, bandi o progetti, al fine di reperire le risorse necessarie per la costituzione di percorsi sempre più specifici ed efficaci.

In particolare:

  • A seconda delle diverse criticità evidenziate dai docenti, vengono assegnate, annualmente, ad alcuni docenti interni dell’Istituto, ore di docenza di “alfabetizzazione italiana”, specificatamente, ove possibile, vengono assegnate ai docenti della classe, con l’obiettivo di migliorare l’acquisizione delle competenze linguistiche, l’accoglienza all’interno della scuola e lo sviluppo di relazioni significative per l’alunno.

 

  • L’Istituto Comprensivo si avvale da diversi anni, della collaborazione con il CeDEES (Centro di documentazione delle esperienze educative e sociali) che permette l’attivazione del progetto “Dall’italiano non si torna indietro” ed il laboratorio di lingua italiana, progetti rivolti, in particolare, agli alunni stranieri inseriti in corso d’anno.

 

  • È stato sviluppato un progetto denominato “Una scuola a 360 gradi” attivato all’interno della programmazione dei Piani di Zona del territorio sud della provincia. Si tratta di un progetto in rete che vede la partecipazione di diversi Istituti scolastici della Provincia per l’attivazione, in corso d’anno, di laboratori rivolti sia agli alunni stranieri della Scuola Primaria, che ai ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado, per lo sviluppo di pratiche inclusive basate su competenze relazionali ed empatiche, al fine di creare una scuola “di tutti e per ciascuno”.

Alcune riflessioni

Nella peculiare situazione economico/sociale in cui ci troviamo, diventa sempre più necessario essere pronti a fronteggiare l’inclusione, all’interno dell’Istituto Comprensivo, di alunni stranieri provenienti da vari paesi extraeuropei. Tale presenza, per ora, risulta ancora molto limitata nel nostro territorio, ma non lo è, in egual maniera, nelle zone limitrofe. Per prevenire e cogliere il meglio che la pluralità culturale può offrire a tutti i nostri alunni, la nostra scuola è alla continua ricerca e costruzione di relazioni con associazioni operanti sul territorio, in grado di incrementare, attraverso personale qualificato, l’attività rivolta agli alunni stranieri.

Fondamentale inoltre la partecipazione a bandi e progetti in grado di reperire quelle risorse necessarie alla creazione di percorsi peculiari e specifici, fronteggiando così le criticità, soprattutto quelle che si presentano ad anno scolastico iniziato.

Il lavoro a classi aperte si è dimostrato una risorsa preziosa e fondamentale sia per la capacità di intervenire peculiarmente sulle singole situazioni, che per l’opportunità di scambio di informazioni e strategie tra i docenti.

Presupposto di una vera integrazione/inclusione, risulta la condivisione del progetto anche da parte di chi non è, apparentemente, direttamente coinvolto. Momenti come le attività ricreative, la mensa, le uscite, le recite, ecc. risultano essere i veri fautori di una integrazione sociale e relazionale che è la base per ogni intervento didattico.

Risulta sicuramente utile e fondamentale, incrementare lo scambio tra i colleghi e sviluppare sinergie e metodologie nuove, in grado di sopperire alla scarsità di risorse, attraverso esperienze didattiche innovative e metodologie in grado di lavorare su situazioni specifiche.

 

 

Notizie

VACCINAZIONI

19 Giu, 2019

INVITO REGOLARIZZAZIONE POSIZIONE

Decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, (in Gazzetta…

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